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27 06 2013 | Rimini | Nubifragio protagonista del consiglio comunale. Piccari (Pdl) striglia la giunta: Basta 'melina' sulle fogne

Giovedì, 27 Giugno 2013

mattoneRimini | Nubifragio protagonista del consiglio comunale. Piccari (Pdl) striglia la giunta: Basta 'melina' sulle fogne

 

Nella prima ora di consiglio comunale dedicato alla votazione del bilancio di previsione 2013, questa sera a Rimini, si parlerà certamente anche del nubifragio che ha investito Rimini lunedì scorso, anche sulla scorta di eventuali agevolazioni fiscali che la giunta sembra aver promesso di voler concordare proprio in sessione di bilancio (quella di oggi sarebbe l’ultima occasione possibile).

 
Focalizzata sulle criticità della rete depurativa e fognaria è l’interrogazione presentata dal consigliere comunale del Pdl Valeria Piccari. Innanzitutto, “chiedo con fermezza e con chiarezza quando e come si faranno le fogne a Rimini e che su questo vengano informato tutto il consiglio comunale, non solo le commissioni, con aggiornamento trimestrale”, attacca tanto per cominciare  Piccari. Ma non basta. “Chiedo l’istituzione di un ufficio apposito dove i cittadini possano presentare le varie istanze di richiesta di risarcimento per i danni subiti a causa del nubifragio senza che debbano essere costretti a spendere ulteriori soldi in consulenti e periti. Un ufficio dove operino i tecnici del Comune, che ci sono, per aiutare il cittadino a istruire la pratica”. E, dulcis in fundo, visto che questa sera si voterà il bilancio di previsione 2013, “chiedo sgravi fiscali relativamente alle prossime scadenze (irpef, tares) per quei cittadini o attività che hanno subito i danni e quindi o non possono riprendere a lavorare oppure hanno dovuto gettare via le merci”. 

 

Valeria Piccari si raccomanda, inoltre, “affinché la giunta impegni nella realtà, concretamente, il Governo affinché nel decreto sulle calamità venga inserita Rimini (il decreto cui fa riferimento anche la Regione Emilia Romagna, ndr)”. Soprattutto, dice, non è più tempo di perdere tempo rispetto al rifacimento delle fogne. “Basta fare melina da parte dell’amministrazione. Quando ci siamo insediati nel 2011 c’è stato il nubifragio a Marina centro, una situazione che lunedì si è ripresentata in tutta la città. Noi del Pdl sosteniamo pienamente la risoluzione del problema delle fogne. Ieri faceva male al cuore passeggiare in spiaggia e vedere i cartelli dei divieti di balneazione e quell’acqua nauseante. Sono 60 anni che si rimanda la questione. E’ ora di dire basta: noi lavoriamo col turismo. La storia della chiusura del mare a Rimini mi sembra una barzelletta (che non dovrebbe assolutamente avere riscontri con la realtà, e che invece li ha)”.

 

 

Eraldo Giudici, semrpe del gruppo Pdl, già nei giorni scorsi ha posto i riflettori sulla “doppia questione” riminese, “da una parte il problema degli sversamenti a mare a tutela della balneazione, dall’altra il problema della salvaguardia idraulica della nostra città e del suo forese”.
L’interrogazione di Giudici si fonda sull’analisi “della situazione della rete fognaria e depurativa di Rimini, svolta dall’ingegnere riminese Massimo Solaroli, tecnico di grande esperienza nel settore fognario-depurativo, che si può vantare di aver rimesso in funzione, tra i molti impianti in Italia, il depuratore Marecchiese e quello di Bellaria”, spiega il consigliere che l’esisto dell’analisi lo ha inviato già da mesi all’attenzione del sindaco.


“Nell’analisi – spiega Giudici – erano evidenziate proposte concrete e alcune criticità, che ritengo possano avere rilievo nei fatti degli ultimi giorni: scarichi sulla battigia di collettori di reti miste con sversamento direttamente a mare della quota parte eccedente la portata pari a 3-5 volte la Qnm; utilizzo di fossi tombinati come collettori di fognature unitarie; vetustà delle opere di fognatura; difficile ispezionabilità dei manufatti e delle condotte; approssimazione nella realizzazione dei collettori misti: con mancanza di dispositivi di lavaggio, tratti in contropendenza, mancanza di “savanella” di fondo nei collettori scatolari ecc”.


Secondo il consulente di Giudici, “tali criticità non sarebbero direttamente imputabili alla tipologia di rete fognaria presente (separata o mista) ma intrinseche alla morfologia territoriale ed alla particolarità della situazione e aggravate dalla necessità di un piano di risanamento generale omogeneo e coordinato”. Da qui tutta una serie di soluzioni a partire dall’ispezione del sottosuolo cittadino attraverso georadar. Tra gli interventi proposti quelli di “completare la deviazione delle acque piovane provenienti dal forese verso le aste fluviali principali, per alleggerire la pressione sulla zona urbanizzata; ripristinare, nel tratto urbano, le sezioni delle fosse consortili pregiudicate da un’espansione urbana inconsulta; rimodellare il tombinamento dell'Ausa per evitarvi depositi putrescenti; dotare i sottopassi riminesi di sistemi semaforici automatici di blocco della circolazione in caso di allagamento”.

 

Intanto da Bologna i due consiglieri regionali riminesi Marco Lombardi (Pdl) e Roberto Piva (Pd) sollecitano l'ente ad assicurarsi che il governo inserisca davvero la cura dei danni causati dal nubifragio di lunedì nel decreto emergenze relativo ad altri eventi verificatisi in estate.


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